Ordinaria schifezza

I titoli sui giornali che, parodiando quello del film che è valso l’ oscar a Paolo Sorrentino – “La grande bellezza” – si sono sforzati di essere originali o almeno simpatici, personalmente mi fanno pena, o grande tristezza, per restare in tema. Tutto è diventato improvvisamente grande, non c’è più niente di piccolo, o almeno normale.

L’ iperbole aiuta le nullità e sembra sia nata una nuova categoria, quella dei critici improvvisati, dispensatori di alti (si fa per dire) pareri e interpretazioni. Sono spuntati dritti come asparagi, questi piritolli col ditino alzato, tutti quanti a reclamare un po’ di luce riflessa. Non stupisce più di tanto questo fatto: se passano 15 anni da un oscar all’ altro, va da sé che l’ occasione non possa essere mancata, anche da coloro che di cinema non ne capiscono una ceppa. Poteva quindi esimersi, il sommo fuffologo Crapa Pelada? Certo che no! Ed era impossibile trattenere anche l’ incontenibile ( o incontinente) pargolo suo, Ringo Scanzi. Il quale, come egli stesso ha scritto, “Scrivo di tutto, perché sono figo” (ok, poi l’ ha cancellato, e non si dica che è senza vergogna!).

RingoPer la verità Ringo è andato a pontificare del film di Sorrentino in tv, dalla sua amica Lilli, dove ormai è tronista resident. E proprio dalla Gruber s’è avuta con Scanzi la prova visiva della celebre affermazione travagliesca, quella per la quale “Chi non ha il guinzaglio in televisione in questo momento non lavora e chi ci lavora in un modo o nell’altro un suo guinzaglio ce l’ha. […] il guinzaglio c’e’ e lo tiene in mano qualcuno.” La foto qui accanto non lascia dubbi: Scanzi è così affezionato al collare che lo tiene anche quando va in vacanza alle Lampados. Ma sto divagando.

L’ esordio, fin dal titolo scelto – “la grande vuotezza” (mirabile esempio di quanto ho premesso)- ci anticipa già il tema dell’ articolo: Travaglio fa autocritica. Finalmente! No, mi sbagliavo, pazienza. La critica al film deve però essere almeno originale, Travaglio non può deludere l’ uligano medio. Solo che, attraversando un periodo di stanca creativa, non trova di meglio del solito classico ‘leggete cosa scrive quel poveretto…‘. Che noia.

Non avrebbe stavolta nemmeno tutti i torti, solo che essendo il monarca delle baggianate, le sue scemenze sono al di sopra di tutte le altre che cita. E parte subito male, scrivendo “… l’ esultanza di chi s’è fermato al titolo, senza capire che è paradossale come tutto il film “. Quindi il film è paradossale, e lui l’ ha capito, gli altri no. Presuntuoso? Certo che no! E’ solo il più bravo di tutti. Lui capisce, gli altri no.

E nemmeno il virgolettato riportato dal Corriere è sincero, perchè, secondo lui, è altamente improbabile che Sorrentino abbia solo pensato “con me vince l’ Italia“. In altre parole, il Corriere se l’ è inventato. Certo, è inutile sottolineare che se lo scrive il Vicedirettore di un giornale che ha più querele per diffamazione che capelli in testa, il tutto suona poco credibile, ma è un tipo fatto così.
E “che Dio lo perdoni”, Paolo Sorrentino: ha osato citare Maradona fra i suoi idoli! Maradona, l’ evasore fiscale! Ma anche questa è affermazione temeraria, detta da uno che pubblica libri per un mazzettaro reo confesso, mandato agli arresti domiciliari. Ed è pure socio nel suo giornaletto. Allora dobbiamo sperare che Dio perdoni pure il Crapa Pelada?

Ma la faccenda forse più dolorosa è che nella produzione c’è Medusa, e l’ altra sera il film è passato appunto su Canale5, vincendo la serata con quasi 9 milioni di spettatori e uno share spaventoso (36,11%). E quelli son soldi che vanno in tasca al banana: orrore e dolore! Mentre l’ ultimo suo ‘servizietto in pubblico’ non arriva in doppia cifra (9.1%), anche se c’ hanno provato con la pantomima del Dibba e il ‘vado-non-vado’ (ma nemmeno i grillonzi lo guardano). Eppure il Crapa Pelada pare così felice di avere Peppe alle spalle, sembrano tanto amici.

Ancora credevo scrivesse di se, quando cita i “giornalisti nani“, ma al contrario, quella dev’ essere stata la metafora del film che ha fatto più male al suo smisurato ego. Oppure, e mi sembra altra ipotesi plausibile, ha preso coscienza di non essere un giornalista. E nemmeno un accenno alla politica gli regala Sorrentino: “politici inesistenti (infatti non si vedono proprio)“. Come se, al contrario, fosse un obbligo. Che delusione.

A conti fatti nessuno ci ha “capito una mazza”, tranne lui ovviamente. Solo che sarebbe come se l’ ordine dei giornalisti promuovesse Crapa Pelada come fulgido esempio di giornalista, e i suoi articoli come la rinascita del giornalismo.

Scroti inanimati inclusi.

14 thoughts on “Ordinaria schifezza

  1. Ma come dimenticare gli altri grandi articoli in cui Liuzzi inventa un passato che c’è solo nella sua testa, come quello in cui racconta di quando a Bologna la sinistra morì : “Bologna è stata anche una città comunista. Per una serie di combinazioni, però, anche la prima ad accorgersi che la sinistra era morta e sepolta prima che franasse il Partito comunista. Votarono Giorgio Guazzaloca, non dimentichiamolo, e allora ebbe la stessa roboanza di una bestemmia urlata in chiesa.” Sì, il PCI finì nel 1991, Guazzaloca ha vinto nel 1999, ma vabbè.
    L’altra perla è stato il racconto tutto inventato in cui Grillo raccoglie il testimone da Mina (!!!) sul palco di non ricordo bene dove, con Pippo Baudo a fare da cerimoniere per questo evento storico.
    Vai Emiliano, inventane un’altra

  2. ECCEZIONALE domani (dal blog di GRILLO)– RIUNIONE straordinaria AL PACCO QUOTIDIANO verra decisa L’ENTRATA IN BORSA anche se padella crapa e altri non sono d’accordo

  3. RENZO C puoi controllare su FB della AMURRI se non ho letto male Padellaro si presenta alle elezioni EUROPEE sulla lista di GRILLO?????

    • Lessi che Padellaro aveva smentito con un tuit la cosa.
      Poi non ho neanche un account FB e non conosco l’ indirizzo FB della Amurri, non saprei come fare.

      • RENZO scusa non serve un account basta digitare v face book Sandra Amurri e puoi leggere le cazzate che scrive

        • Dopo il tuo commento sono andato a cercare, e ne ho trovate 3, tutti profili con la sua foto.
          Adesso sono andato su quello che hai indicato, il 12, ma non posso accedere.
          E poi, in fin dei conti, quello che scrive l’ Amurri è irrilevante.

  4. Salve a tutti. Esordisco su questo blog facendo notare che non è la prima volta che il Fatto si occupa di cinema a modo suo.
    Qualche anno fa spalò un po’ di merda gratuita addosso a Matteo Garrone, reduce dal premio della giuria a Cannes per Gomorra. Un pentito di camorra lo avrebbe accusato di aver incontrato dei boss durante la lavorazione del film, così scrissero.
    Come finì la cosa? Finì nel nulla, ovviamente. Quelli del Fatto non si scusarono, e anzi ripeterono le accuse tali e quali quando Reality riportò Garrone sotto i riflettori. Questo è il modo in cui il Fatto verifica le notizie.

  5. LA PICCOLA RIVOLUZIONE ITALIANA (autartica) é in atto in rapporto di quella Francese siamo arrivati al “TERRORE” tanto é vero che ha scelto lo psudonimo di CITTADINI(sic)come ho gia detto al posto della ghigliottina hanno messo le ESPULSIONI o epurazioni (come volete)—LA prova é la notizia di oggi il DEP. FICO ha delegittimato il SEN .PEPE ieri con un colpo di mano ieri con trenta “scagnozzi(su 5000) hanno che PEPE non é piu coerente nel metup di napoli–QUESTA é la prova che piu che uno vale uno é diventato UNO CONTRO CHI MI ROMPE LE PALLE oppure mi sta facendo ombra–CHI SARA IL PROSSIMO?????????

  6. Ancora oggi, nell’ edizione del lunedì, quella del povero Uccio, continuano a parodiare il titolo del film di Sorrentino.
    E’ talmente importante la foto, che dell’ editoriale (parola grossa, eh) di Uccio ci sono solo 3 righe.
    Il resto, per i più temerari, è a pagina 18.
    Memorabile la serie di battutelle di Crapa Pelada, con titoli esilaranti tipo “Boldrulpop” “Renzulpop”… ecc… roba da sganasciarsi.
    Interessante invece sarebbe leggere l’ inchiesta di Liuzzi e Di Foggia sui rendiconti m3s e gli altri partiti.
    Già si accenna a “piacevoli sorprese”, ma c’è anche qualche ombra (per salvare la faccia?)
    Temo riproporranno lo “schema Scanzi”: hanno sbagliato, ma gli altri di più, quindi W Peppe e vota m3s.

    http://www.funize.com/Il_Fatto_Quotidiano/2014/3/10

    p.s. Emiliano Liuzzi è proprio quel Liuzzi, l’ ex direttore del Corriere di Livorno, licenziato in tronco da Lucarelli, ma con motivazioni pretestuose (a sentire lui). Adesso è al Tossico, e nella bio scrive che non ha una sua città: lo arresteranno per vagabondaggio?
    http://www.ilgiornale.it/news/toh-comunista-lucarelli-licenzia-i-suoi-lavoratori.html
    http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/eliuzzi/

    • Il rendiconto sui grillini come hai previsto è un articolo a tema. Costruito apposta per gettare palate di letame in faccia ai fuoriusciti dal partito che guardacaso restituivano assai poco, proprio come ha detto Peppe e come la propaganda diffamatoria dei grillini fedeli alla linea ha spammato in giro per il webbe.
      Se interessa darci un’occhiata ho inserito le due pagine in questo commento http://movimentocaproni.altervista.org/blog/per-andare-oltre-ci-vuole-un-ponte/#comment-1278323350
      Si evince che
      – I fuoriusciti sono canaglie affamate di denaro
      – i più virtuosi sono anche i più fedeli peppiani
      – per mascherare la spruzzata di guano da inchiesta approfondita e imparziale, secondo il loro stile accennano di striscio anche a qualche dubbio sulle cifre dei grillini buoni, quelli alla Crimi e Di Battista. Ma i fedeli non si preoccupino è solo il pretesto per dire che sono tutte spese giustificate e che loro hanno comunque rinunciato al finanziamento. ‘Lo dicono i numeri, è una politica low cost’.
      Il grillino può stare tranquillo, il Liuzzi non ha tradito.

  7. Errata: ‘un Oscar ogni morte di papa è qualcosa che PER chi voglia mettere in mostra il suo nullismo policulturale è un’occasione da non perdere’.

  8. Complimenti, Renzo: ottimo post. E colgo l’occasione per dire la mia non tanto sul film – ciascuno la pensi come vuole, come per tutto – ma sul livore che si è scatenato attorno ad esso, abbastanza bipartisan con leggero sbilanciamento a cinquestelle (meno due). Perché?
    Me lo chiedo, e potrebbe essere come dici tu: un Oscar ogni morte di papa è qualcosa che chi voglia mettere in mostra il suo nullismo policulturale è un’occasione da non perdere. “Quindici anni fa Sorrentino lo ha vinto, e io non l’ho sputtanato col sarcasmo che mi è connaturato e che tanto successo riscuote presso le platee plaudenti di imbecilli televisivi”. Ma ci sarà dell’altro?
    Sto notando presso i commentatori-attivisti più infervorati una quasi totale presa di posizione contro il film. Come se il fatto che gli sia stato assegnato un tale riconoscimento (ultimo di una serie, tra cui l’Oscar Europeo) lo elevi a simbolo di tutto quello che vorrebbero spazzare via: non quindi (solamente) la Casta politica, ma tutta la società italiana per come la conosciamo al presente. Cosa che non sarebbe in contrasto con le visioni millenaristiche di Casaleggio. Paranoia?
    O semplice stupidità, presunzione, e in definitiva complesso di inferiorità?
    Forse tutto questo.

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