Marco Travaglio? Un razzista, ignorante, bugiardo e senza vergogna

Ci sono le prove di ciò che affermo, basta essere attenti alle parole che Travaglio ha pronunciato qualche mese fa, a proposito di un caso che ebbe eco mondiale. Come spesso succede, col tempo emergono fatti che dimostrano invece il contrario di quanto questo gran bel pezzo di giornalista ci propina come fossero verità assolute.

Il caso in questione è l’ arcinoto affaire Dominique Strauss-Kahn, dal quale Travaglio prende spunto a Maggio di quest’ anno per imbastirci un bel Passaparola, col fine, (evidente) di arrivare a Berlusconi. Niente di male, ovviamente, è il suo esercizietto preferito da anni, e che gli ha fruttato tanti bei soldini, quindi ogni occasione è buona per ricicciare i soliti refrain.

Purtroppo però, rifila una serie di bufale grossolane, e come sempre le condisce con manciate di fango come solo lui sa fare, il tutto per non smentire agli occhi dei suoi fan ottusi la fama di cabarettista d’ avanspettacolo che si è guadagnato negli anni.

E fin qui ci si potrebbe solo divertire alla faccia sua, perchè le cose non stanno come lui le ha raccontate. Ma nel suo incedere da pagliaccio, inciampa in una brutta faccenda che ne rivela il lato razzista, cosa che mi ero appuntato a suo tempo, col proposito di scriverne se, come è puntualmente avvenuto, anche altre cazzate dette in quel Passaparola si fossero dimostrate false.

Il Passaparola in questione è questo

Iniziamo dal razzista ignorante. Andiamo ad ascoltare cosa dice al minuto 4:00
“I poliziotti salgono sull’ aereo, lo pregano di scendere, lo portano con sè al commissariato di Harlem, immaginatevi la scena al commissariato di Harlem, tutti di colore tranne Strauss-Kahn ….” (dice ciò con un eloquente gesto, come ad indicare Strauss-Kahn solo fra tanti delinquenti neri).

Da questo pasaggio emerge sia il razzismo di Travaglio – qual’è il problema di trovarsi in un commissariato con persone di colore? sono forse delinquenti peggiori, quelli di colore? che ragionamento è? – sia l’ ignoranza di come è cambiata Harlem negli anni e com’è distribuita fra le varie razze la popolazione residente oggi.

Tony Ciuffetto arringa le folle

Che ne sa Travaglio se quel giorno nel commissariato ci fossero solo persone di colore? Nulla, ma ci tiene a sottolineare un fatto di cui non sa niente, solo per dipingere un quadro a tinte fosche, per spaventare chi ovviamente ha paura dell’ uomo nero, come forse lui ha. Non basta che il bianco ricco e potente sia ammanettato in un commissariato, è più divertente aggiungere (senza alcuna prova) che è circondato da neri delinquenti. Ma è indubbiamente la parte razzista della sua esposizione che colpisce, perchè un ricco bianco fra neri, per di più delinquenti, è un’ immagine terribile da spacciare ai beoti che ancora lo stanno ad ascoltare.

Passiamo adesso al bugiardo, assieme ad un altro commento razzista. Al minuto 27:15 una grossa balla: “…il fatto che abbia cercato di violentare una cameriera…” cioè da per fatto certo che abbia almeno tentato la violenza carnale, cosa che invece oggi sappiamo essere quantomeno dubbia. Poi prosegue al minuto 36:00 “…quello che è successo lo sappiamo benissimo: un signore che scappa con i pantaloni in mano praticamente da un albergo, mentre una cameriera sta telefonando alla polizia per dire venitelo a prendere perchè mi è saltato addosso ….. è stato portato in manette in una gabbietta che immagino piena di spacciatori e prostitute portoricani…” Ancora una deriva razzista: cosa c’entrano adesso i portoricani? Prima i neri adesso i portoricani, ma per quale ragione deve prendersela con razze e etnie? Pensa di essere meglio lui? O le evoca per far contenti i suoi seguaci razzisti?

Siccome lui le cose le sa benissimo, almeno così dice, vediamo invece questo filmato, da poco diffuso dal canale francese BFMTV e che mostra ciò che hanno registrato le telecamere di sorveglianza del Sofitel.

E’ interessante oservare la tempistica degli avvenimenti, molto diversa da come la racconta Travaglio. Dalle immagini si rilevano alcuni fatti certi che smentiscono ciò che ha detto nel Passaparola il bravo giornalista:

  1. Strauss-Kahn non sta affatto fuggendo dall’ hotel con le brache in mano come racconta il bravo giornalista Travaglio; si ferma alla reception e fa un normalissimo check-out che viene addirittura tagliato per quanto è stato lungo; poi sale su un taxi senza alcuna fretta e se ne va.
  2. la cameriera non scende trafelata e sotto choc come hanno fatto credere, anzi, arriva al piano terra quasi mezz’ora dopo, attende con calma il personale della security e non è nemmeno lei che chiama la polizia come dice Travaglio, anche se è un fatto secondario.
  3. da come si sbraccia nel raccontare l’ accaduto, è fuori discussione che possa avere una spalla lussata come invece racconta Angela Vitaliano, altra giornalistona del Fatto: “…in un rapporto nelle mani degli investigatori, sarebbero contenute prove relative a una spalla lussata…”

Non prendo in considerazione l’ ipotesi di complotto, non è questo il focus della questione, anche se la gioia dei due tizi nello sgabuzzino è quantomeno strana. Il punto è che, pur di ergersi a moralizzatore, e fare il parallelo con Berlusconi, Travaglio è pronto a qualsiasi cosa, anche a raccontare frottole senza alcun riscontro oggettivo.

E pur di riempirsi la bocca, per pavoneggiarsi come suo solito, si autoproclama giornalista con la schiena dritta, perchè loro sono quelli che “…se non scriviamo cazzate non è perché disponiamo di intercettazioni o di pm, ma solo perché le notizie siamo abituati a verificarle. E, se non riusciamo a verificarle, non le scriviamo.” Infatti, oltre a questo caso, giova ricordare la figura di merda di Marco Lillo con Striscia la notizia, solo che, essendo un programma visto da milioni di persone, è corso a rettificare la balla che aveva scritto, ammettendo di aver scritto senza verificare, cioè l’opposto di quanto dice il suo vicedirettore. A conti fatti Travaglio, in questo articolo che ho linkato qui sopra, vuol dare lezione di giornalismo a Belpietro, uno che in effetti meriterebbe di zappare la terra, solo che Travaglio dovrebbe portargli la carriola. Questi sono due begli esemplari di giornalisti italiani, gentaglia di cui si farebbe volentieri a meno.

Perchè il ragazzo, oltre ad essere quello che ho appena dimostrato, regala anche perle come questa: “Se uno sa di essere innocente rinuncia ad amnistia e prescrizione.” Infatti lui che sa di essere colpevole, visto che è soccombente nei primi due gradi di giudizio in un processo penale, si è avvalso della prescrizione : questa è la coerenza di Travaglio, parlare bene, razzolare male, e senza vergogna.

Passate parola

33 thoughts on “Marco Travaglio? Un razzista, ignorante, bugiardo e senza vergogna

  1. che figura di merda per travaglio farsi difendere da santoro in tv pazzesco, odio berlusca ma devo dire che gli ha fatto fare una figura da pivello a lui e a santoro chi la fa l’aspetti

  2. Ma la parola “immaginatevi” ti è sfuggita? Viene prima delle parole “la” e “scena”.
    Probabilmente si perchè non avrebbe senso tutto il tuo primo paragrafo, Travaglio c’era? Travaglio come fa a sapere ecc.ecc.
    Essì che l’hai riportata in grassetto.

    Nel tuo secondo paragrafo di nuovo lo accusi di una cosa che in sostanza non c’è, ascoltale per intero le frasi no? Fidati viene più facile capire.
    Fondamentalmente il discorso verte sull’immunità , non sulle accuse a Strauss-Kahn.
    Dice che l’immunità non centrerebbe nulla in un caso come questo, dato che esiste per proteggere dai reati contestati durante la funzione pubblica.
    Ed è una cosa che purtroppo in Italia non è chiara a un sacco di gente.

    Terzo paragrafo, ti è sfuggito un “immagino” toh : )

    Che poi la sua immaginazione si sia fatta prendere un po’ la mano lo penso anche io, ma fondamentalmente tu lo accusi di essere un razzista ignorante bugiardo e senza vergogna, dichiarando di essere in grado di dimostrare punto per punto le tue affermazioni quando in realtà hai decontestualizzato delle frasi da un discorso generale, discorso che tra l’altro parla di tutt’altro non di Strauss-Kahn. Usa Strauss-Kahn come esempio ma il succo del discorso è altro.

    Poi vedi tu eh.

    Fabio

    • Ti rispondo punto per punto.
      1. immaginatevi
      l’ho riportato correttamente, ciò che invece tu distorci è il significato di “immaginatevi”, che è detto come sinonimo di “visualizzate” o “figuratevi”, perchè è seguito da “la scena”. Quindi non è “immaginazione”, come mi sembra di aver capito dove tu stia tentando di portare il discorso. Quindi propone una immagine di una scena che lui non ha visto, facendola passare per vera, quando non c’è nessuna prova di ciò che afferma, cioè “tutti di colore”, ovvero razzismo.

      2. “…il fatto che abbia cercato di violentare una cameriera…”
      cosa non ti è chiaro di FATTO? non c’entra nulla il contesto, è l’ affermazione perentoria che è sbagliata in radice, in quanto la tentata violenza carnale non è stata AFFATTO dimostrata. punto.

      3. qui “immagino” non m’è affatto sfuggito, anzi, è proprio il nocciolo del razzismo, perchè pur non essendo là a vedere, “è stato portato in manette in una gabbietta che immagino piena di spacciatori e prostitute portoricani”
      E allora perchè non di stupratori canadesi o assassini gialli?

      Credi forse che non sappia che per Travaglio tutto è sempre e solo da vedere in prospettiva banana? Mi sa che non hai letto molto altro di questo mio blog. Non è certo una colpa, forse è un vanto e posso capirlo, ma se mi vieni a contestare delle affermazioni, credo sia meglio conoscere che ignorare.
      Ciò che ho scritto in questo post è dimostrato, non è decontestualizzato manco per niente.
      Semmai è Travaglio che nel discorso fa passare razzismo, ignoranza, bugie (“scappa con i pantaloni in mano” metafora falsa) e non rettifica quando emergono prove inconfutabili, quindi è senza vergogna.

      Se poi una professoressa di semiotica, di certo non disposta ad ammetterlo con leggerezza, conferma che “È vero quel che lei dice: non sempre Travaglio è attento nell’usare le parole e spesso alcuni suoi impliciti possono essere interpretati secondo una visione pregiudizialmente negativa di alcune etnie.”

      Vedi un po’ tu
      Renzo

      • Secondo me e vero che Travaglio usa troppa ironia per decorare i suoi articoli e fa un iperbole con tutto, la cosa peggiore e che sicuramente gran parte dei suoi fan lo adorano per quello.
        Sinceramente io leggo il suo blog e a volte mi piace, ma mi non aspetto un infallibile, quello solo Dio, che non esiste (secondo me)

      • Sono d’accordo con te.Si guarderebbe bene dall’usare un luogo comune razzista tipo usuraio ebreo perchè è un filo-sionista (il che per me equivale a filo-nazista) e anche perchè si giocherebbe la carriera,ma caratterizzazioni razziste sui neri o altre etnie si possono tranquillamente usare,forse perchè non hanno alle spalle potentissime lobby?Chissà,

  3. Ho scritto molto su VMT=verità-Marco-Travaglio nel mio ebook:TIL=Time is Life=Tempo è Vita: Intelligenza, Creatività, Emozione, Politica, Giustizia, Informazione, Cultura e Volontariato, ( http://www.amazon.com/gp/product/B005MJ9T10/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&tag=neomachiav-20&linkCode=as2&camp=217145&creative=399373&creativeASIN=B005MJ9T10 ).
    Cerco collaborazione di madrelingua italiana per una nuova versione e per altro ebook su Giorgio Bocca, pscologia e filosofia del giornalismo italiano.

  4. travaglio è uno che se non parla di berlusconi, lo faccia a torto o a ragione non importa, diventa un candidato al licenziamento.
    non è mai stato capace di fare altro, anche sull’ultimo blog, guarda caso, ancora gli stessi discorsi.
    cerchiamo di capirlo, e compatirlo, guadagna bene….
    perchè dovrebbe smettere ?
    ed è vero anche secondo me che sia uno snob razzista classista mascherato. della specie peggiore, quella subdola.

  5. Salve, sono l’autore dell’articolo postato sopra. Mi ha fatto piacere leggere delle critiche sensate a Travaglio, anche perché almeno adesso so che non sono il solo a pensare certe cose e di non essere proprio un visionario.
    Il problema di Travaglio è che probabilmente si è montato la testa, dopo che solo grazie a berlusconi è diventato agli occhi di tanti quello che non è mai stato e mai sarà: un grande giornalista.
    La sua fortuna l’hanno fatta i rapporti amichevoli con le procure giudiziarie, che passandogli gli atti giudiziari lo hanno posto all’attenzione dell’opinione pubblica, di scrivere una serie impressionante di libri, tutti sullo stesso argomento, Berlusconi, e di fondare un quotidiano di successo.
    Il problema per lui sorge quando non può ricopiare atti giudiziari ma deve indagare da se sui fatti, perché allora viene fuori il vero Travaglio, che in realtà, più che un giornalista, aspira ad essere un romanziere, anzi uno scrittore satirico e pure un po’ l’attore, viste le sue performance teatrali con la Ferrari e altri.
    Allora i fatti diventano “fattoidi”, avvenuti solo nella sua mente (infatti immagina che al commissariato ci siano solo persone di colore): avvenimenti probabili o possibili, ma mai provati.
    Questo è anche il motivo delle condanne per diffamazioni, o “soccombenze” nel giudizio civile, come ama definirle lui, dovute proprio alla irresistibile tendenza a ricamare sui fatti con la sua fervida fantasia, con lo scopo di rendere magari divertente il suo articolo.

    La cosa la notai già molto tempo fa, tanto che ci scrissi su un’altro articolo. Era l’Ottobre del 2008. Mi piacerebbe se lo leggessi.

    http://dagored-ilmioblog.blogspot.com/2008/10/la-notizia-ha-destato-un-clamore.html

    • Ho letto il tuo articolo e ho notato che sei ben informato.
      Le cose che scrivi le conosco bene pure io, ma Travaglio non le menziona volentieri, anche perchè, come saprai, adesso quel processo è finito e Travaglio non è un pregiudicato, bensì un prescritto, il chè per lui è pure peggio, visto che ha sempre sbandierato ai 4 venti che l’ imputato può sempre rinunciare alla prescrizione fino in Cassazione per dimostrare la sua innocenza.
      Poi però se ne è avvalso: che sia colpevole e paraculo?

      Attento però a scrivere di Orlando come colpevole per il caso Lombardo, non ci sono prove dirette, mentre forse è più vergognoso il comportamento di Santoro (non permise l’ intervento in diretta di un ufficiale).
      Poi c’è anche un bel video di Orlando a Mixer con al telefono la sorella di Falcone che gliene dice giustamente di tutte le malefatte contro il fratello, fino a costringerlo a difendersi al CSM (da cui uscì ovviamente immacolato).

      Piccolo refuso: nel tuo articolo c’è un “Falcone” senza maiuscola 😉

      Ciao

  6. Non vedo alcun risvolto razzista nelle parole di Travaglio, neanche inconsapevole. Mi sembrano semplici note di colore (gioco di parole involontario): servono al lettore per visualizzare quanto descritto e aiutano il giornalista a tenere sveglia l’attenzione del lettore.
    Avessero arrestato Strauss Kahn a Washington non avrebbe avuto senso descriverne la popolazione carceraria, non perché le prostitute e gli spacciatori di Washington siano migliori di quelli di Harlem, ma perché non esiste un’ iconografia legata alle prigioni della Capitale americana. Esistono invece centinaia tra film, serie TV, fumetti, video musicali o videogiochi, che ci descrivono il mondo del crimine (e annesse prigioni) nella Grande Mela.
    Travaglio descrive un ambiente che, sia pure attraverso il filtro del clichet cinematografico, è familiare alla gran parte degli spettatori, e vi cala un personaggio meno noto ma di cui lo spettatore indovina ruolo e importanza. Lo scopo non è ovviamente insultare neri e portoricani che – piaccia o non piaccia – popolano le carceri americane in misura maggiore dei cosiddetti “wasp”, ma rendere plasticamente, con note di colore appunto, la differenza tra un Paese come l’America nel quale capita che un futuro candidato all’Eliseo venga tratto in arresto senza troppi riguardi sotto l’accusa di aver stuprato una cameriera, e l’Italia, il cui Presidente del Consiglio intrattiene festini quanto meno sospetti con varie minorenni e con la presenza accertata di svariate prostitute senza che senta il bisogno, non dico di costituirsi, ma almeno di non attaccare la magistratura che ha il dovere di verificare cosa è successo.
    E’ razzista Travaglio per aver preso in prestito uno stereotipo per creare un’analogia Strauss Kahn/Berlusconi? Secondo me no. Al massimo non è politically correct ma, premesso che non è necessariamente una virtù essere politically correct, direi che, in quanto giornalista italiano, che scrive in Italia, di cose italiane (Strauss Kahn è solo un pretesto per parlare di B.) e per lettori italiani non credo qualcuno possa sentirsi offeso. I neri e portoricani immaginati da Travaglio come frequentatori delle carceri di Harlem sono solo scenografia e non creano neanche di riflesso analogie con le minoranze che vivono in Italia. Parole che, ove destinate ad un pubblico americano, avrebbero potuto urtare la sensibilità di qualcuno, in Italia non hanno questo effetto.

    • Cominci in un modo e finisci in un altro:
      “Parole che, ove destinate ad un pubblico americano, avrebbero potuto urtare la sensibilità di qualcuno, in Italia non hanno questo effetto.”
      Hai sentito che il passaparola fosse destinato solo a pubblico italiano? Io no.
      E poi, che senso ha fare dei distinguo di questo genere sul razzismo?
      E’ forse diverso a diverse latitudini?
      Non era meglio avesse detto “delinquenti comuni” e basta?

      Niente da dire invece sulle balle che ha raccontato?
      Niente da dire sulla diffamazione gratuita che ha fatto?
      Niente da dire sulle mancate scuse?

      • “Non era meglio avesse detto “delinquenti comuni” e basta” ma come lo sai tu che erano delinquenti comuni solo per essere stati nel commissariato?? per me pure e un po tirata la cosa, e puo finire in un circolo vizioso… comunque mi piace come scrivi ed e giusto criticare il fatto (lo leggo , come te)
        agur!!

        • Ti ringrazio.
          Il focus di quel mio passaggio è il razzismo, per quello ho ipotizzato che Travaglio avrebbe potuto dire “delinquenti comuni”, non per porre l’ accento su delinquenti, non possiamo sapere se lo fossero o meno, ma perchè definendoli “comuni” avrebbe evitato gli scivoloni razzisti di “tutti di colore” e “portoricani”.
          Comunque è giusto il tuo rilievo 😉

          Ciao

  7. cavoli!mi stavo perdendo questo tuo nuovo , dopo tanto tempo che come ti dicevo mi mancava leggerti.
    Hai fatto un pezzo da vero da passaparola , fino a due anni fa , nonostante vari dubbi,non avrei mai giurato definitivamente sull’assoluta malafede del soggetto in questione ma invece avevano ragione i vari antonella randazzo, paolo barnard etc etc che lo aveva inquadrato fin dall’inzio e quindi da subito anche tu …è un venditore della stessa scuola di tegami di chi per anni su anni è stato l’oggetto delle sue battaglie. A specchio si assomigliano nel ghigno e nelle debite proporzioni nei ricavi sulle disgrazie del nostro paese. Per la questione di strauss kahn ho subito pensato che chiunque l’avesse strumentalizzata , quando era palese fin da subito la trappola internazionale, era per forza cnsapevole o incosapevole del disegno, in malafede.
    Orami sono cosi “dietrologa” che penso che i vari travaglio di cui è pieno zeppo il potere mediatico , ubbidiscano a un centro di comando che emana i suoi ordini per truccare le carte sistematicamente.

    Domani se non hai nulla in contrario, programmo sulmio piccolo diario questotuto sublime pezzo, possiamo solo sperare nel metodo goccia a goccia sperando che le persone via via vadano oltre le patine e le punte dell’iceberg in cui le omologazioni di dx e sx li vogliono stto continuo controllo.

    un caro saluto
    ro

    ps poi ripasso per darci gli auguri verso fine fine settimana

    • Non voglio credere che Travaglio sia in malafede, forse più banalmente preferisco pensare che sia un giornalista come altri, che sbaglia, che scrive sull’ onda del momento senza verificare un bel niente.
      Il suo problema è che prima si è riempito la bocca con le lezioni di giornalismo urbi et orbi, poi fa come gli altri, che però almeno le lezioncine ce le hanno risparmiate.
      Certo è che non mi sarei aspettato acenni razzisti, ma non mi stupisco nemmeno troppo neanche di quelli.
      Grazie per il “sublime”, troppo buona, fanne pure ciò che vuoi, come sempre non rivendico alcunchè.

      Ciao

      • sry per qualche parola sxcritta sbagliata, ho dormito poco e premo un po’ i tasti a caso…

        Cmnque, è dagli anni di piombo che stampa di destra e stampa di sinistra si fanno le lezioncine, esaltando i difetti dell’opposta fazione per nascondere i peccati della fazione sostenuta.
        Purtroppo questa informazione da guerra fredda è divenuta luogocomune nel modo di ragionare dei lettori, sia di tv e giornali che del web.
        La prima pubblicità del FQ infatti era proprio azzeccata: basta politica, è ora di parlare di Fatti.

        Risultato? Giulietto Chiesa, Serracchiani, De Magistris, il politico di Fini di cui non ricordo il nome…
        Una gara a chi è più mentalmente schierato per un’ideologia politica e meno incline ai fatti.

  8. Ciancimino ha fatto tanti di quei voltafaccia che è impossibile per un giornalista riportare le sue affermazioni ragionandoci sopra, senza poi essere criticato per il voltafaccia del rampollo mafioso.

    Khan – analogamente Travaglio ha descritto la vicenda con le informazioni disponibili a maggio. Ed a maggio si parlava di fuga a gambe levate.
    Forse quello che vuoi far notare è un altro aspetto; ovvero Travaglio nei suoi passaparola basandosi sulla ricostruzione dei fatti crea delle scenette semplici che sfrutta per “smuovere il pathos” dell’ascoltatore. Nel caso Khan è evidente che Travaglio non era presente (come invece fu presente in processi a carico di Mr.B. e compari) e quindi si appoggia su delle informazioni create da terzi. L’obbligo di verifica a cui sfortunatamente non sono tenuti i giornalisti italiani, quindi viene traslato alla fonte misteriosa utilizzata da Travaglio per ricostruire la scena, e la verifica della fonte utilizzata da Travaglio è venuta meno oggi che è uscito il video che mostra una “fuga” tranquilla senza cognizione di quanto fatto o di quanto stava per succedere.
    Questo è un errore che commettono molti giornalisti italiani, oltre a molti altri errori (citazioni circolari di fonti senza verifica ad ogni riproposizione, non raccontare i fatti, non correggere i fatti raccontati una volta che emergono nuove prove, tuttologismo, militanza politica e sfruttamento dei pregiudizi, non separazione fra fatti e opinionismo, …)

    Quando fai una deduzione logica sulle parole di Travaglio, per cui l’accusi di esser razzista, ammetto che mi viene da paragonarlo a Borghezio …per esempio quando in montò in treno per pulire i treni sporcati dagli immigrati.
    Continuo a vedere una certa differenza di comportamento fra i due
    ^_^”’

    • ciao, mi sento di aggiungere una cosa al tuo ragionamento riguardo il paragone borghezio\travaglio sul razzismo.
      il tuo esempio non è sensato, esistono varie forme di razzismo, discriminazione, intolleranza, pregiudizio etc.
      secondo il tuo ragionamento, parlando ad esempio di terrorismo dovremmo paragonare chi mette bombe e le fa esplodere con chi invia lettere contenenti bossoli di proiettile o chi semplicemente chiama la polizia dicendo che c’è una bomba in tal luogo dove invece non c’è.
      è sempre terrorismo ma di tipo diverso.

      secondo me l’articolo di renzo non fa una piega, i risvolti razzisti si leggono tra le righe e ad un primo ascolto possono passare inosservati facendoci prendere una visione allarmistica dei fatti.

      confesso infine che non riesco a seguire 41 minuti di travaglio, vi ammiro, siete coraggiosi, è prolisso all’infinito e se mi passate il termine smaronante.

      • Infatti ci sono svariati livelli di razzismo, e quello di Travaglio è probabilmente il più lieve.
        Ciò però non significa che non sia razzismo: forse è latente o inconsapevole, ma c’è.

        Ciao

      • Semplicemente non credo che il razzismo ed il pregiudizio siano la stessa cosa.
        Il primo è un’intolleranza basata sulla razza (altri sono intorrelanti per religione di appartenenza, classe sociale, ecc…), il secondo è un errore di giudizio. Richiama il giudizio fatto in antecedenza, e si riferisce proprio al fatto che una persona giudica antecedentemente senza basarsi sui fatti.
        A ben vedere vista la carriera di Travaglio e l’aver scoperto una caratteristica del giornalismo che piace oggi ai lettori (ovvero il “basarsi sui fatti”), quasi quasi è peggio dire a Travaglio che non manca di avere pregiudizi, piuttosto che far rientrare il tutto in una logica razzista.

  9. Ma il pregiudizio che Harlem sia costituito da una comunità etnica (idea abbastanza diffusa tra l’altro) piuttosto che da una variegata comunità etnica come diviene razzismo? Razzismo è intolleranza basata su appartenenza raziale.

    Il video della presunta fuga tranquilla di Straus Khan uscito molto più tardi del Passaparola di maggio di Travaglio aggiunge qualche dato alla ricostruzione, ma non so se sia fontalmentale per il processo. Il giudice del processo valuterà. Vero è che i giornalisti oggi hanno maggior risultati se seguono vicende dall’inizio alla fine piuttosto che citarle qualche volta e basta.
    Personalmente non credo sia determinante il video dell’uscita di Khan dall’Hotel, dato che un tale tipo di azione (correre) verrebbe fatto da qualcuno che è cosciente del male che ha prodotto e pensa che allontanandosi di corsa ne ha un beneficio immediato. Per un sessopatico indotto dall’uso di cocaina invece è assolutamente normale l’azione compiuta, tanto da non indurre nessuna fuga, così come davanti ad una telecamera chiedere ad una consigliera regionale di poterle parlare il culo (citazione italiana famosa) senza dover mai fuggire dall’incontro o rendere conto dell’azione compiuta.

    A questo punto allora dovrebbe valere anche la testimonianza di Straus Khan su Inside Job del 2008, quando descrive i cocainomani sessopatici della finanza
    ^_^

    PS: Si Ciancimino è sparito dal Fatto Quotidiano.
    Sarà stato bannato hahahaha
    -,-”

    • No aspetta, non mischiamo le cose.
      Forse non hai letto bene ciò che ho scritto.
      Travaglio parla di Harlem dandone il tipico stereotipo del quartiere di tutti neri, cosa che, come dovrebbe sapere, non è più così da diversi anni: un’ immagine obsoleta e distorta, o per ignoranza o, peggio ancora, per voluta disinformazione.
      E questo è un primo punto fermo, senza che ci sia un riflesso razzista forte.
      Il razzismo emerge molto di più nella descrizione che fa di Strauss-Kahn nel commissariato circondato da delinquenti…. NERI!
      E’ in questa parte del suo racconto che si evidenzia il razzismo, perchè col probabile intento di dare un quadro a tinte fosche (il ricco e potente bianco assieme a delinquenti comuni) ci aggiunge un riferimento razziale che non ha alcun senso per le ragioni che ho scritto:
      – i neri sono più delinquenti?
      – Travaglio non c’era nel commissariato, da dove attinge questa notizia?
      – Harlem non è affatto popolata da soli neri

      Non solo: più avanti scivola sui portoricani, perchè spacciatori e prostitute sono già di per sè poco raccomandabili, ma se sono anche portoricani allora è peggio?
      Razzismo non è solo intolleranza, è soprattutto discriminazione, e qui Travaglio ne da un chiaro esempio.

      Sull’ uscita dall’ hotel di Strauss-Kahn forse non sei stato attento alla descrizione che ne da Travaglio in più parti del passaparola: lui afferma che scappava con le brache in mano, metafora, se vogliamo, comunque di un atteggiamento da fuggiasco!
      E non è affatto vero, visto che è andato prima in un ristorante (aveva un appuntamento) poi in aereoporto.
      Travaglio racconta invece della fuga a gambe levate di un colpevole che tenta di far perdere le sue tracce tornando in patria, una BALLA colossale.

      Sia chiaro che non me ne frega niente di Strauss-Kahn, uno che è noto essere dedito a festini con ragazze compiacenti, per non dire puttane, ma tutt’ altra cosa è la violenza carnale che Travaglio da per scontata.
      Ciò che non tollero sono questi processi mediatici basati su dichiarazioni di parte, ai quali manca SEMPRE la rettifica quando emergono fatti che smentiscono le manciate di fango vomitate in precedenza.
      E questo spiega perchè ho scritto che è senza vergogna.

      Con Ciancimino ha fatto tali e tante figure di merda che dovrebbe nascondersi lui, altro che nascondere il blog.

      Ciao

  10. “La comunità newyorchese di origine africana risiede in un’area a nord del Central Park, Harlem. Noto in tutto il mondo come il quartiere nero di New York, Harlem è stato fondato dagli olandesi nel 1658 come area residenziale per la borghesia, e solo successivamente abitato dagli ex schiavi neri utilizzati per la costruzione di Broadway, la via di collegamento tra il quartiere stesso e il centro della città. Harlem è stato ed è tutt’ora, una delle culle della comunità afro-americana. Gli anni ’20 e ’30 lo hanno visto protagonista sulle scene del grande Jazz. Nei suoi locali, i mitici Cotton Club e Sugar Cain, suonavano allora musicisti del rango di Duke Hallington e Count Basie;”
    Link fonte
    http://www.tuttoamerica.it/new-york/da-vedere-a-new-york/harlem/

    Mi pare un po’ tirata questa critica a Travaglio

    • Non mi sembra proprio.
      Il riferimento non è alla culla della comunità afro americana, ma alla composizione degli abitanti.
      Travaglio spaccia Harlem come un quartiere di soli neri, mentre se leggi il link a Wikipedia (anche se già lo sapevo) trovi ciò:
      Between 1990 and 2006 the neighborhood’s population grew by 16.9%, with the percentage of blacks decreasing from 87.6% to 69.3%,[50] then dropping to 54.4% by 2010,[103] and the percentage of whites increasing from 1.5% to 6.6% by 2006,[50] and to “almost 10%” by 2010.[103]
      Ciò significa che i neri sono uno su due, e che il restante 50% è di altre etnie.
      Non solo: per quale motivo nel commissariato Strauss-Kahn era il solo bianco? Era presente Travaglio?

      Ciao

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