November Porc

November Porc 2013, si è potuto degustare il gigantesco Mariolone bollito, un insaccato da guinness. Cotto per ore ed ore a fuoco lento – forse per un mese intero – il Mariolone viene poi affettato e servito ben caldo agli astanti, in lunga e trepidante attesa. Che vi sia un nesso fra il November Porc e i dati ADS sulle vendite del Tossico a novembre, è puramente casuale. E se pensate che il Mariolone alluda a Travaglio, vi sbagliate.

Nella recente polemica fra l’ Unità e il Tossico, il sommo Crapa Pelada se ne usciva con queste parole: “…[Michele Di Salvo – ndr] s’è inerpicato sul terreno per lui impervio del nostro bilancio deducendone “un calo strutturale delle vendite”: siamo spiacenti di deluderlo, ma è in ritardo di un anno: nel 2013 il nostro è un raro giornale in utile che, unico in Italia, ha aumentato le vendite rispetto al 2012…” 

A parte il fatto che i dati mensili di vendita li trovate qui nel blog – basta cliccare il tag ADS – noi però sappiamo che il Crapa Pelada non mente mai, ed è quindi verosimile che il mese di novembre 2013 sia stato un filino sotto media – insomma, un Porc November – e che a dicembre avranno venduto anche Padellaro e la Amurri, assieme ai milioni di copie che la gente si scambiava come strenna. Altrimenti il calo di oltre 4.000 copie di venduto su ottobre, oltre ad essere doloroso, è inspiegabile. E lo ribadisco, lui non mente mai.

Va comunque apprezzato il fatto che abbiano almeno ridotto la tiratura, anche se in fin dei conti, fa pari e patta con la resa, visto che cala anch’ essa di 4.000 copie. Questo fatto mi porta a pensare che, se per ipotesi la tiratura arrivasse a 2 copie, ne avrebbero una di reso: sarebbe avvilente.

Ma ci sono altre curiosità nei dati ADS. Come tutti ben sappiamo, 30 giorni ha Novembre, con April… ecc…, però i “numeri nel periodo” sono solo 26, ne mancano 4. E non è solo in questo mese l’ anomalia, è così da sempre, nonostante per tutti gli altri quotidiani si legga 30 o 31 (a seconda del mese). Qui però c’è secondo me una spiegazione logica: il Tossico del lunedì, direttore Uccio Sansa, non lo considerano un giornale a tutti gli effetti, e visto il direttore, non si può che essere d’ accordo. D’ altronde Uccio cascava nella bufala dei bonsai kitten un anno dopo che il suo stesso giornale l’ aveva sbufalata: come si fa a considerarlo giornale, se è lui il direttore?

Però di una cosa bisogna dare atto al Tossico: è un giornale che fa la differenza! No, fermi, non mi sono spiegato bene, intendevo questa differenza: il Corriere vende in media a novembre 343.000 copie, la Repubblica 296.000, e la differenza (47.000) è più o meno quanto vende il Tossico. Il senso era questo.

Dati medi mensili stimati dichiarati dall’editore ad ADS

  • Dati Mensili Stimati Ottobre 2013 | Quotidiani e Settimanali
Testate N.ri nel periodo Tiratura media Diffusione media Resa Totale vendita Vendita canali prev. disp. di legge Abbon. pagati Totale pagata
FATTO QUOTIDIANO (IL) 27 118.472  54.988  63.476  53.188  53.188  1.435  54.623
  • Dati Mensili Stimati Novembre 2013 | Quotidiani e Settimanali
Testate N.ri nel periodo Tiratura media Diffusione media Resa Totale vendita Vendita canali prev. disp. di legge Abbon. pagati Totale pagata
FATTO QUOTIDIANO (IL) 26 109.698  50.763  58.916  49.015  49.015  1.388  50.403

Non so a voi, ma per me adesso il Crapa Pelada sa di Mariolone bollito.

184 thoughts on “November Porc

    • Non penso proprio.
      Altrimenti domani chiunque potrà istigare i militari a ribellarsi alle istituzioni e passarla liscia (con questo precedente di un tizio che ha la faccia tosta di istigare i militari alla disobbedienza addirittura con una lettera pubblica).
      Invece è il momento di dare un segnale CHIARO e INEQUIVOCABILE che le mattane eversive NON saranno tollerate. E per fare così, bisogna che le procure diano una STANGATA DEFINITIVA al signor Peppe Masaniello

  1. CVD, ieri sera niente grillini da Santoro. In compenso è andata in scena la difesa ufficiale dell’indifendibile a cinque stelle, segnalo un Crapa particolarmente viscido nei suoi vigliacchi attacchi alla presidente Boldrini, ma tutto sommato anche un po’ patetico, poverino, è ridotto male se questo è il compito che gli spetta ora, manco fosse un Messora qualunque.

  2. Ennesimo sbertucciamento del Crapa e del Padella.
    L’articolo è degli ex-colleghi de l’Unità e lo trovate qui http://www.unita.it/politica/editoriale-grillo-unita-travaglio-padellaro-nemico-casa-mussolini-firme-napolitano-insulti-politica-1.549463?page=1
    Ma è breve e lo riporto

    Lo confessiamo: proviamo sempre una sottile soddisfazione quando Marco Beppe Travaglio cita l’Unità nei suoi misurati commenti sul Fatto Quotidiano. E ieri abbiamo addirittura esultato, perché nel suo lunghissimo editoriale ha nominato per ben trentadue volte il nostro giornale, messo in stato d’accusa, insieme ad altri quotidiani, per gli «insulti, le volgarità, le falsità e le calunnie subiti dai 5Stelle» del suo amico Beppe Marco Grillo.

    Il problema è che a Travaglio (o al suo archivista) è sfuggito un piccolo particolare. La prima delle tante citazioni che gentilmente ci ha concesso è tratta infatti da un articolo di Giuseppe Tamburrano uscito sull’Unità del 21 settembre del 2007, nel quale il valente storico socialista sosteneva che quello grillino era un «movimento potenzialmente eversivo» e, anche se con «molte cautele», si poteva «paragonare Grillo a Mussolini». Tamburrano, intellettuale serio e stimato, era in quegli anni un assiduo collaboratore del nostro giornale. Fu arruolato tra le firme dell’Unità dall’allora direttore, al quale lo legava una solida intesa politico-culturale. E il direttore di allora, cioè colui che pubblicò quell’articolo, era nientemeno che Antonio Padellaro, attuale direttore del quotidiano di Travaglio.
    Ma se Marco Beppe (o il suo archivista) avesse cercato meglio tra le nostre pagine avrebbe trovato anche un’altra chicca, apparsa il 9 luglio del 2008. Questa: «Se piazza Navona applaude Giorgio Napolitano e Beppe Grillo lo insulta, noi stiamo con la piazza e stiamo con il presidente della Repubblica. Quella piazza chiedeva concordia fino a quando una voce dall’aldilà non ha fatto piazza pulita di sentimenti e speranze sentenziando con un vaffanculo che era tutto inutile e che l’Italia era perduta per sempre. Forse neanche Berlusconi aveva sperato in tanto».

    Belle parole, da sottoscrivere una per una ancora oggi. E sapete chi le scrisse in un editoriale? Sì, proprio Padellaro. A questo punto ci sorge un dubbio: ma non sarà che, alla fine, Marco Beppe Travaglio il nemico se lo ritrova in casa?

    • HO di già scritto il travaglio porta SFIGA (d.pietro-ingroia ecc..) ma lui inperterrito si realizza con un detto–“provando continuamente,un giorno finira per riuscire,dunque più errori fa,un giorno avra’ la fortuna di riuscire”ma visto la crapa ho i miei dubbi

    • Come sarebbe bello conoscere la ragione,per la quale,dal mitico Bordin incassa di tutto e di più come un pugile suonato,e mai lo nomini nelle sue
      schizofreniche reazioni.

  3. http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/05/m5s-e-il-nuovo-fascismo-non-diciamo-bischerate/869753/
    “Matteo Peppo Pig”
    “Troiaium”
    “Sciolta Civica”
    “che gridano “fascisti” a chi ha avuto il nonno deportato ad Auschwitz” Veramente, lo gridano a chi ha il babbo in camicia nera, altro che deportati.
    Poi il super-vamos:
    “Ho troppo amore delle idee per passare dal “Siamo realisti esigiamo l’impossibile” al “Vamos a la playa oh oh oh oh””
    E il gran finale:
    “io amo il vino, ma voi pretendete che raggiunga un’ubriacatura cerebrale che fortunatamente mi è ignota.” E’ proprio quello il problema, “gli è ignota”, non se ne accorge nemmeno.
    Povero ritardato.

    • Scanzi non avrebbe dovuto titolare: “M5S è il nuovo fascismo? Non diciamo bischerate”.
      Avrebbe dovuto titolare così:
      “La roba con la quale ho svoltato e sono diventato, da oscuro giornalistucolo, opinionista famoso e ben pagato è il nuovo fascismo? Non diciamo bischerate!”

      Sarebbe stato molto più sincero.

    • E intanto il buon Scanzi ,pur di difendere i pentaperlati ,ha pubblicato una bufala su Sandro Pertini,che poi ha immediatamente cancellato dal suo “editoriale”
      lol
      Probabilmente gliel’ha mandata Casaleggio sul suo i-Pad
      Che figura dimmerda 😀

  4. Ho appena ricevuto la mail per fare il pubblico da Santoro, dopo 2 settimane che non la ricevevo (e guarda caso, c’erano ospiti a 5 stelle). Si vede che domani non c’è bisogno della claque. Che personaggi ridicoli.

    • Dunque, considerando i grandi classici di zio Michele, domani non si parla di m3s perchè non hanno convocato la claque, la trattattativa non acchiappa share…. hmmm…. provo ad azzardare: parlerà delle zoccole del banana?
      E’ un evergreen.

  5. Non so cosa passa per le teste della Corte dei Conti, e forse sarà il freddo o l’ umido di questi giorni che li ha portati ad una cretinata così colossale.
    Dei soldi che chiedono non ne vedremo manco un centesimo, non ho dubbi su questo, e mi meraviglierei del contrario. Temo che abbiamo fatto ridere il mondo ancora una volta, ma ormai ci conoscono.
    Piuttosto, stando all’ articolo del Corriere, leggo che la Corte rivendica nel patrimonio nazionale cose incredibili:
    – la cappella sistina: ma non è in Vaticano? sapevo fosse uno stato estero… mahh
    – la divina commedia: mi sembra di ricordare fosse un libro, si può rendere per pagare un debito?
    – “la dolce vita”, non è un film? (idem come sopra)

    In altre parole, se lo Stato non ha i soldi per pagare le obbligazioni in scadenza, gli diamo un libro o un film in cambio?
    La cappella sistina non mi pare il caso, temo che il Papa si incazzerebbe (e c’ avrebbe pure ragione).
    Piuttosto si potrebbe provare col Colosseo: hai 100.000 euro di BOT? Eccoti 4 pietre del Colosseo.
    Temo ce le tirerebbero sulla testa.

    Però nell’ articolo c’è un nome, e quando l’ ho letto mi sono cappottato dal ridere, perchè se Trani indaga… so’ cazzi!
    😀

    http://www.corriere.it/economia/14_febbraio_05/corte-conti-chiede-234-miliardi-sp-9d985e9c-8e29-11e3-afb4-50ae7364e5b3.shtml

  6. “Piccole” precisazioni al laido articolo di oggi di Marco Merdaglio:
    – “La Daria, nel suo sempre più clandestino presepietto televisivo”.
    Sta per caso parlando il collaboratore di un programma che è settimane che non si schioda dall’8%, in una serata in cui, come ci ha ricordato Renzo, la massima alternativa è il temibilissimo “Don Matteo 9”? Sta per caso parlando quello che, nel vano tentativo di alzare gli ascolti, nell’ultima puntata ha invitato l’uomo mascherato, Vincenzo Scarantino, che appena uscito di lì è stato arrestato per abusi sessuali ai danni di una disabile?
    – “A quel punto il Casalino, che lavora alla comunicazione del M5S, butta lì un tweet piuttosto pertinente: ma la Bignardi non proverà imbarazzo per il suocero Adriano Sofri, condannato a 22 anni perché mandante del delitto Calabresi?”.
    Casalino non ha citato solo la Bignardi, nella sua vomitevole lettera (non tweet), ma anche il figlio di lei. Addossandogli la colpa di essere nipote di Adriano Sofri. Ma Travaglio, stranamente, questo piccolo dettaglio se lo dimentica. Non lo fa apposta, eh. E’ solo rincoglionito.
    – “Fino al 1945 gli italiani erano quasi tutti fascisti: compresi il fondatore del giornale su cui scrive Sofri e, absit iniuria verbis, il presidente della Repubblica”.
    E’ vero, in Italia ci sono stati molti fascisti. Per esempio, c’era un giornalista che andò volontario a combattere la guerra coloniale in Etiopia e che, quando era lì, comprò una bambina di dodici anni perché gli facesse da “madama”. Com’è che si chiamava? Mintanelli? Mortadelli? Mintadelli? Ah, sì: Indro Montanelli, L’idolo di Merdaglio.
    E comunque, non so se Merdaglio può dirci cosa si prova ad essere parenti di assassini: potrebbe spiegarci, però, cosa si prova a leccargli il culo, ad un assassino plurimo.

    Click to access 722eb1c3acd6b009387db22d1e151504.pdf

  7. Gettata da tempo la maschera, il Crapa Pelada oggi si consuma nell’ esercizio solito della pesca in archivio (anche se sono forti i dubbi che abbia davvero recuperato tutto lui, però lo firma), e poichè la caciara, la bagarre, è funzionale all’ amico suo, il panzone genovese con barboncino milanese, rilancia tutti gli “insulti” ricevuti dal m3s e che nessuno ha mai doverosamente stigmatizzato.
    A parte il fatto che il comportamento degli stellati è solitamente caratterizzato da scemenze di vario genere, quindi sfotterli, irriderli è senza dubbio doveroso, visto che questi geni di non si sa cosa dovrebbero governare il Paese (secondo il Crapa), l’ elenco è così stucchevole e logorroico che verrebbe voglia di mandare a cagare direttamente lui, il pelatonzo prossimo venturo.
    Un elenco che si premura di precisare – ironicamente – essere “una succinta antologia, a campione.“, mentre l’ unico campione è proprio Travaglio: campione di leccaculismo in lungo sott’ acqua.
    Insomma un pisciculo caprese, a cui contende il ruolo di favorito il navigato Ringo Scanzi.
    E visto che son pisciculi, navigato calza a pennello.

    http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/travaglio-due-pesi-e-due-insulti-giornaloni-e-boldrini-varie-hanno-lindignazione-automatica-alle-71290.htm

    Montanelli – il suo maestro, o almeno lui così dice – avrebbe fatto lo stesso?

  8. Ah, ah, era un po’ ormai che non ci si faceva quattro grasse risate alla faccia di Messora, forse per la rabbia che ci fa pensare che prende (pagato da noi) più dei parlamentari grillini di cui “cura la comunicazione”, ma cerchiamo di mettere da parte questo discorso e restiamo sereni, che c’è ancora da ridere.
    Benissimo, sulla faccenda Boldrini il nostro eroe scrive questo tweet. Dopo poco lo cancella (come suo solito, ricordatevi i salti mortali doppi e tripli che fece dopo che io ed altri gli facemmo notare che la fregnaccia delle mail di Anonymous non era sostenibile manco da lontano), ma ovviamente la frittata è fatta. Un altro trionfo, bravo Byoblu! Qui potete vedere il grande rispetto e stima che la sua ennesima prodezza ha suscitato, anche fra gli stessi grillini. Ohè, mica diventi responsabile della comunicazione grillina per niente, ci vuole una bella gavetta!

    • Trasuda eleganza, signorilità, veramente un bel tweet.
      Classico caso in cui si può dire che la classe non è acqua.
      Oddio, ricorda un po’ il banana con la Bindi, anche se il banana allo stupro non è mai arrivato.
      Ma si sa, questo è il nuovo che avanza…

  9. NUOVO SISTEMA DI LAVAGGIO DEL CERVELLO– da quando il CORRIERE DELLA SERA ha inagurato il sito dove puoi commentare gli articoli é stato preso e occupato dai 5 STALLE (puoi vedere il titolo sulla bordini) più di 400 voti contro-in più’ il CORRIERE si adegua ho scritto””mi spiace per la LUPO ma se restava a sedere al suo posto come le regole prevedono non sarebbe successo nulla”” CENSURATO –al corriere non hanno ancora capito che i grillonzi usano il giornale per propaganda ma NON LO COMPRANO—a meno che il moderatore é un grilletto

  10. C’ hanno rubato i soldi!

    I grillonzi l’ altro giorno alla Camera hanno inscenato una sacrosanta e fiera opposizione al Governo dei ladri del Popolo italiano.
    E ne avevano ben donde!
    Col subdolo metodo del decreto, il Governo Letta ha rubato il futuro dei nostri figli, ancora un ennesimo pezzetto.
    Il regalo che hanno fatto alle banche private, quindi ai poteri forti, i soliti, ammonta a ben 7,5 miliardi di euro!
    Sì, avete capito bene: sette-miliardi-e-mezzo-di euro! Una mezza manovra finanziaria, nascosta fra le pieghe del decreto.
    Nascosta… si fa per dire, perchè è bastato leggerlo per scoprire questo ignobile furto a nostro danno. E i grillonzi leggono, magari non capiscono, ma leggono.

    Ed infatti, tutti i giornali, pagati com’è noto dagli stessi poteri forti, hanno titolato su altri argomenti, ovviamente per sviare l’ attenzione dell’ opinione pubblica.
    E scrivevano di “Nuovi Squadristi” (Corriere della sera), “Strategia del caos” (La Repubblica), “Strategia del suicidio” (La Stampa), solo per citare i più venduti, sia in edicola che ai padroni.
    Solo uno resistette! Il più grande, quello senza padroni e senza nemmeno giornalisti: il Tossico!
    Il quale, nella persona dell’ ormai leggendario direttore Padellaro (che non si chiama così, è il suo precedente mestiere – cit.) scriveva memorabili parole in difesa dei grillonzi.
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/01/decreto-bankitalia-squadristi-caveau/865668/
    Non c’è “boia” o “pompinare” che possano distrarlo dal fine, né caos né squadrismo fascistoide. Egli sollevatosi dal torpore che solitamente l’ attanaglia (e si vede dalla faccia), giunge dritto allo scopo: si erge a baluardo in difesa dei grillonzi, che marciano compatti verso percentuali di consenso plebiscitario.

    Solo che assieme alle tante vaccate scritte, gli sfugge che il regalo alle banche sarebbe di 4,2 miliardi di euro
    Ma n’do cazzo son finiti quei 3,3 miliardi che mancano ad arrivare a 7,5?
    Chi se li è fregati?
    Infami! Non ti puoi distrarre un attimo che si fottono miliardi di euro.

    O sparano numeri alla cazzo di cane?

    • Questa faccenda del “regalo alle banche” a me sembra l’ennesima presa per i fondelli dei grillini. Avevo sentito Dragoni da Santoro a riguardo e la manovra non mi è sembrata niente di grave, anzi è positiva perché riequilibria il possesso di Bankitalia (ad ora in mano a San Paolo e a Unicredit per il 60%) a non più del 3% a testa. Insomma, tanto rumore per nulla. Di quel che han combinato i grillini in parlamento e in rete poi c’è poco dire, siamo al fascismo.
      http://www.lastampa.it/2014/01/31/italia/politica/il-vero-scandalo-di-bankitalia-7A3dIlI1pUqQQpGWAlpVEP/pagina.html

      • Nel merito hanno ragione i grillini purtroppo, anche se condiscono gli argomenti con il loro innato complottismo e ipotizzano che la manovra serva a far entrare lo straniero in Banca d’Italia e in questo modo impedire l’uscita dall’euro (sentito intervento di parlamentare grillino in aula).
        Le banche una volta erano pubbliche, detenevano le quote della BdI, e hanno mantenuto (per incapacità del legislatore?) le quote anche in seguito alle privatizzazioni. Potranno vendere e succederà che le quote in eccesso verranno acquistate dalla Banca d’Italia, usando il patrimonio della stessa. In questo modo si trasferirà ricchezza (il patrimonio) dalla Banca d’Italia, pubblica, alle banche commerciali, private.

        • Piaccia o non piaccia, il patrimonio era già di proprietà di quelle banche, sotto forma di azioni, altro che ricchezza pubblica. E’ ovvio che se vuoi ridurre le partecipazioni al 3%, devi comprare le azioni. Le azioni restano nella pancia di Bankitalia, che le potrà rivendere in futuro (ma non agli stessi di prima, per la regola del 3%) oppure distruggerle, nel qual caso il patrimonio di Bankitalia sarà calato definitivamente.

    • Caro Renzo, sul forum non devi né spiegare ai 5s che Bankitalia é un istituto pubblico o cosa sia un aumento di capitale, basta che gli chiedi se i miliardi sono 7,5 o 4 e vanno nel panico

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