Surfin’ danari

Non è una novità che i volti dei piacioni con parlantina sciolta siano apprezzati dai produttori televisivi. Basta sapere in anticipo da che parte stanno e mantenere entro i limiti – spesso ampi – la distribuzione delle contumelie/slinguazzate fra i vari partiti, in una sorta di par condicio pressochè continua, e via che si va in onda. Così come non è novità la figura del procuratore – nel loro caso la VisVerbi – per lo sportivo ben retribuito, o l’ attore, o il cantante.

Mi ha invece sorpreso che le due categorie – piacioni e procuratori – si siano incontrate pare con reciproca soddisfazione. Non che fosse pure questa una novità assoluta, primigenio in questa pratica fu – e te pareva? – il solito Crapa Pelada. Lui è richiestissimo in ogni dove per ripetere a pappagallo la solita minestrina, anche in spiaggia, o nello spiazzo davanti ad un bar di un paesino: basta pagare e lui viene, e porta pure il carretto della mercanzia.

Potrebbe allora forse stupire che, facendosi chiamare giornalisti, costoro si prestino a pagliacciate da tuttologi. Ma in un paese dove se hai una laurea in economia, ben che vada finisci in un call center, anche questo non è poi tanto anomalo. Si adattano. E la ragione c’è.

Perchè quello che serve davvero è il teatrino, meglio se sguaiato con tanto di litigata. In fondo è televisione – di bassissimo livello – quindi fiction. Filippo Facci, ingrato core – ad esempio – non ne parla proprio bene del Crapa Pelada, e non è novità. Mentre avrebbe da ringraziarlo, chè pure lui beneficia dell’ antipatia di rimando. Pensateci un attimo: quale peggior danno sarebbe se non si nominassero mai? E’ invece sul dualismo che si campa, sui Coppi e Bartali, i Rivera e Mazzola… è così da sempre. Perchè vende! Ed infatti Facci ne parla male, così come fa il suo rovescio stempiato (molto stempiato). Alimentano inutili polemiche per gli opposti uligani (e il proprio portafoglio, ça va sans dire).

Cosa importa se Facci un giorno dice che Scanzigli sta sulle palle” e poi ci conversa amabilmente qualche tempo dopo? In fondo ha almeno l’ onestà – o l’ astuzia – di dire che lo fa per soldi. Perchè il vero nodo della faccenda è proprio questo: i soldi. E lo chiarisce bene proprio una della scuderia VisVerbi, Selvaggia Lucarelli, dotta e insigne fonte di altolocati pareri, una di cui faccio tranquillamente a meno, vivendo benissimo: “Io sono una capra nelle trattative, finirei per pagare io le produzioni e non il contrario, per forza di cose ho bisogno di qualcuno che mi segua su un terreno che non è il mio mestiere.” Potrebbe essere la dichiarazione di un calciatore qualsiasi alle prese col rinnovo del contratto. E sarebbe normale, per un calciatore.

Il mezzo televisivo, perchè in fin dei conti è di quello che si tratta, è sia il medium per eccellenza (share) che per spietatatezza. Se non funzioni, non funzioni. Punto. Ed onestamente i piacioni funzionano, lo sanno. Vogliono quindi ricavare il massimo dalle ospitate e/o conduzioni. A nulla valgono i contenuti espressi, contano molto di più caratteristiche estetiche ed eloquio. Ne consegue da ciò un pernicioso aspetto: vale molto di più una colossale baggianata detta bene e con un bel sorriso, di un’ analisi intelligente e supportata con dati, ma balbettata, con la giacca sgualcita e un naso imbarazzante.

L’ effetto che costoro – chiamarli giornalisti mi mette a rischio querela dall’ Ordine – ottengono è paragonabile ai nessuno del Grande Fratello, ed è per questo che ci tengono tanto ad apparire: sono tutti bonus spendibili altrove. Da convegni in amene località, alla sagra della porchetta. Bastano gettone, vitto e alloggio, e via che si parte per ogni dove. Massimizzare i profitti, finchè dura.

E’ solo show business, non va confuso con la patina autorevole mostrata, quella è l’ incarto del pacco regalo. Poco o nulla contano autorevolezza e pedigree, curriculum vitae e lucide analisi, almeno non quanto la percezione umana nel contesto, sorretta da dimestichezza e parlantina, aspetto esteriore e dialettica, cabaret e tempi tecnici. In sintesi: quanto bene funziona l’ animale da palcoscenico televisivo. Management applicato al solone in voga, oculata gestione del fenomeno da baraccone.

Questi aspetti però devono aver fatto sentire puzza di bruciato a qualcuno, perciò avevo anticipato un pare all’ inizio del post. Ed ecco quello che, nei vari articoli dedicati alla VisVerbi letti recentemente, non se ne trova traccia. Ma le tracce restano, il web non da scampo.

La scuderia aveva in stalla oltre ai giovani puledri – o ronzini petulanti, scegliete voi – anche qualche nome di vecchi campioni. Forse erano colà per ragioni di monta, cioè per riproduzione, anche se, onestamente, non so che razza di genealogia avrebbero prodotto. Confrontate queste due pagine:

  1. pagina uno, la home page attuale
  2. pagina due, quella online un annetto fa circa

Tre nomi mi sembra che manchino, o sbaglio? Direi Paolo Mieli, Andrea Vianello e Luca Sofri. Tutti e tre oggi non sembra siano più nella scuderia, chissà perchè. Forse ci sono anche altre differenze, ma mi interessano molto meno, rispetto a questi tre.

Ma il meglio l’ avevano riservato a Siegfried Stohr, e quello, purtroppo per loro, l’ avevo salvato.

Studio... cosa?

Studio… cosa?

Se la Vis è nei Verbi, lo Studio sarà di Scanzi: lui è sommelier.

48 thoughts on “Surfin’ danari

    • Non ho letto l’articolo del fatto ma ho ascoltato l’intercettazione (peraltro illegale, l’ordine dei giornalisti come al solito dorme ma poi i berlusconiani che si appellano ad una intercettazione illegale fanno proprio tenerezza), il fatto che fosse inopportuno rilasciare l’intervista è chiaro come il sole ma detto questo, di che stiamo parlando da due giorni? Nell’intervista il giudice non dice assolutamente quelle cose che il Mattino sostiene, dice delle cose in maniera molto confusa e si fa anche fatica a trovarci un senso, ma non ha certo detto quella roba, stiamo assistendo ad una campagna mediatica veramente indegna di un paese civile tutto per salvare il soldato Berlusconi. Ma chi se ne importa del giudice Esposito.

      • Sono perfettamente d’accordo con te che il fatto che il giudice anticipi per telefono le motivazioni della sentenza che tanto poi deve scrivere lui, non ha nessunissima importanza. Si stanno attaccando al niente, ovviamente.
        Conta solo registrare il doppiopesismo delle varie testate.
        (Davvero pubblicare non un intercettazione ma la registrazione di una chiacchierata è illegale? Io lo ritengo una scorrettezza giustificata però dal fatto che il giudice diceva che si sono inventati tutto, ma onestamente non so se sia illegale o no. Un’intercettazione è invece una registrazione di due che parlano da paret di un terzo.

        • Ho fatto una breve ricerca e no, ho fatto un errore, non è illegale registrare le proprie conversazioni con altri, certo non capisco perchè non l’abbiano pubblicata integralmente a questo punto. Per quanto riguarda invece quello che Esposito dice, a me non mi è sembrato anticipare le motivazioni del verdetto se non per esclusione, nel senso che da quello che ho capito ascoltando l’audio il giornalista fa la domanda scomoda e lui dapprima dice “no” che giuridicamente non si può sostenere che berlusconi non poteva non sapere e poi dice che non è questo ciò che loro dovranno inserire nelle motivazioni, purtroppo ho anche difficoltà a capire l’accento napoletano, ma io questo ho inteso.

          • Guarda, la questione mi lascia indifferente nel merito tanto che non ho nemmeno ascoltato la registrazione. Non mi frega niente se ha anticipato le motivazioni o se non l’ha fatto. Potrà essere al massimo un’irregolarità da sanzionare da parte del CSM, figurati.
            Interessante però quello che in materia ha detto Bordin oggi:
            http://www.ilfoglio.it/bordinline/221

  1. Ossignore ecco qualcosa che mai ci saremmo aspettati di leggere!!! Il Pipitone eretico!
    Vabbè che si parla solo di Crocetta, ma il pensiero non può non andare anche a certi collaboratori “informatici” che il fantasioso governatore ha chiamato al suo fianco.
    Che dirà ora Marcolino?
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/06/lantimafia-come-format-tv-se-crocetta-da-ragione-a-sciascia/678452/
    Ah! Questi giovani cronisti impulsivi e disattenti!

    • Il Pipi, così come gli Olindo e Rosa di Palermo, arriva dopo la puzza.
      Il pezzo di Buttafuoco “Il pappagone di Sicilia”, l’ avevo letto parecchi giorni fa, e mi era piaciuto davvero.
      http://www.ilfoglio.it/soloqui/19218
      Il giorno dopo ne aveva scritto anche Aldo Grasso sul Corriere, citandolo.
      http://www.corriere.it/politica/13_luglio_28/crocetta-padiglione-italia-grasso_cfe9a7aa-f754-11e2-a852-8fa32bcbd2fe.shtml
      Solo che Buttafuoco ne ha scritto anche oggi di Crocetta, visto che proprio ieri il Presidente ha rilasciato esternazioni sui giornalisti.
      http://www.ilfoglio.it/soloqui/19334
      Poi, appunto dopo la puzza, arrivano gli str i giornalari del Tossico, solo che sono sempre un passo indietro, arrivano sulla notizia quando il cadavere è all’ obitorio da tre giorni.
      E così oggi, dopo che Buttafuoco già aveva irriso l’ antimafia da salotto appellandola “Antimafia declamatoria”, arriva il Pipi e la “scopre” da par suo.
      http://www.ilfoglio.it/riempitivo/423

      Ciao Pipi, svegliati prima la mattina.

      p.s. i nomi dell’ antimafia da prima serata li ha fatti Mori al processo, e sono ben noti

      • «Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene»

        Lo diceva Paolo Borsellino e molti lo hanno preso in parola.

        Altri invece non vorrebbero che si parlasse di mafia e attaccano i politici, gli scrittori ed i giornalisti che ne parlano ed i magistrati che se ne occupano, forse per costoro la mafia è un argomento che crea qualche imbarazzo

      • 😀
        Beh no dai, era facile profezia, conoscendo il Crapa Pelada.
        Certo che mettere Panebianco addirittura nell’ incipit mi ha fatto scompisciare: ma quanto è prevedibile questo presunto giornalista?

        E sai qual’è il vero problema?
        Che il Corriere lo leggono centinaia di migliaia di persone, il Tossico solo pochi uligani.
        E magari arrivano pure i dati di Giugno 😉

        p.s. noto solo ora che Panebianco viene citato pure nel sottotitolo dell’ urlaccio, l’ editoriale deve aver dato proprio fastidio.
        ma visto che pure il Crapa Pelada ha sentenze di colpevolezza in giudicato, se la prenderà se lo chiamo il delinquente pregiudicato?
        mahhh….

  2. A mio parere non è giusto fare ironia su Andrea Scanzi, detto Diarrea Scanzi per la quantità industriale di tarzanelli di Beppe che ingurgita da mane a sera, accompagnandoli con un rosso come si deve da sommelier di fama mondiale quale è.

    Non è giusto prendere per il culo Scanzi per il semplice motivo che Scanzi sta al giornalismo come Alvaro Vitali sta al cinema.
    Quello di Scanzi è il giornalismo trash, il giornalismo Er Monnezza, il livello più infimo, ciarlatano e volgare del peggior giornalismo che la mente umana possa anche solo lontanamente concepire.

    Ma come Pierino lo scorreggione aveva tanti estimatori (e faceva buoni incassi) anche Scanzi ha tanti fan: è lo stesso identico pubblico.

    Ora: si puo’ davvero prendere per il culo Alvaro Vitali mentre fa Pierino che scorreggia?
    No, certo che no, è troppo facile, troppo gratuito, troppo crudele!

    Insomma, la mia opinione è semplice e mi pare sia confermata dai fatti.
    Pierino che scorreggia fa schifo in sè.
    Proprio come Scanzi fa schifo in sè.

    • Come ho già detto da un’altra parte in questo blog, ci sarà un motivo per cui ad Andrea Scanzi gli hanno dedicato una pagina su Nonciclopedia(anche se son stati troppo buoni nel definirlo “il Fabio Volo del giornalismo”), con un’immagine esemplificativa del suo atteggiamento verso Beppe Grillo: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Andrea_Scanzi

  3. Renzo, leggo adesso il tuo post(perdonami ho avuto un po’ di casini),mi è piaciuta soprattutto la parte della scuderia:mi fa venire in mente il pappone con le prostitute 😀
    Comunque, dopo averlo letto,mi è venuta in mente una cosa e vorrei fare una minuscola segnalazione:Associazione Vedrò vai alla sezione giornalisti
    http://www.vedro.it/chi

    PS Complimenti per il post

  4. Appena rientrato da un mese di vacanze in italia—ho avuto la fortuna o sfortuna di incontrare una persona molto informata su il berlusca ,e mi ha raccontato un dialogo ad una cena del berlusca-BERLUSCOIONI,io ho 76 anni sono un senatore della republica italiana e mi vanto di essere un uomo ONESTO……..LA vicina di tavola gli ha risposto IO ho 35 anni e sono una prostituta ma vi garantisco sono ancora VERGINE……….

  5. Interessante! E al tempo stesso… SCONCERTANTE!
    Ecco un aforisma casereccio che ben si adatta al contesto: “Chi non si informa autonomamente, muore!” 🙂
    Muore intellettualmente, nel senso che diventa un eterodiretto che soggiiace, anzi penzola dalle labbra del VIP assemblato in catena di montaggio dai mass-media, pardon, dall’industria dell’intrattenimento!
    A questo punto è d’obbligo svolgere un’indagine per accertare se tra il crapa pelada e il soldato sallusti c’è la stessa agenzia di “supporto consulenziale e operativo”. 😀
    Magari una sussidiaria di Mondadori o qualche altra azienda del Caimano… Non mi stupirei affatto!

  6. Scanzi e facci, in fondo, sono le due facce della stessa medaglia. Due Narcisi che, non essendo particolarmente dotati né fisicamente né intellettualmente, devono sbattersi in tutti i modi per farsi notare, assumendo posizioni per forza di cose eccentriche o finte tali e acconciandosi in qualche modo bizzarro (Le pettinature e i bulloni di Ringo e le meches di Pippo).
    Si comprende pure che, essendo i due rivali nel contendersi il premio di più bel figo del bigoncio, non si sopportino.

    • Ho trovato l’ account Twitter della VisVerbi, è a nome della Castorina.
      Geniale il motto:
      “Ogni parola cade da qualche parte e ha un effetto”

      Quando studi rum è normale ti escano aforismi come questo, e per fortuna che su Twitter non si sente l’ alito.

      http://twitter.com/b_castorina

    • Oddio, io non leggo Scanzi, mi bastano le poche citazioni che leggo nell’articolo che gli ha dedicato Renzo, ma Facci è di tutt’altra pasta, credimi.
      Che poi sia leggermente egocentrico, è verissimo.

      • I due sono diversi dal punto di vista professionale e devo ammettere che Facci, che pure mi sta sugli zebedei, a volte scrive cose interessanti, un accadimento che a Scanzi non può succedere neanche per sbaglio.
        I due sono però molto simili nel voler imporsi all’attenzione del pubblico vantando però pochi titoli e conoscenze superficiali. Il primo nel campo della musica popolare, dello sport e dell’enogastronomia, mentre il secondo nel campo della cultura alta, nell’ambito della quale è più che altro una comparsa.

        • Be’, effettivamente Facci ha il pallino di voler passare per esperto di musica classica, quando è semplicemente uno molto appassionato. Lo sfoggia molto poco. Le cose che non mi piacciono di lui sono l’approssimazione in alcuni articoli e il fatto che faccia le sue scelte di pancia e scriva dettato da questa e non dal cervello, quando si infervora. Ma Facci ha fatto la gavetta con Mani Pulite mangiando m. a pacchi per anni e scrivendo una biografia di DiPietro che gli ha portato grosse grane legali, Scanzi ha fatto la gavetta come biografo di Roberto Baggio.

          • Ehmmm, sul mangiando m. a pacchi ci sarebbe da puntulizzare un minimo.
            Diciamo che viveva di espedienti, anzi, lo dice proprio lui.
            “Ero craxiano ad personam. Sono nato anarchico e anticlericale, a 15 anni ero attivista radicale. Scrivevo sull’Unità, su Repubblica, pagine milanesi. Poca roba. Vivevo di espedienti. Rubavo. Mai mangiato così bene come in quel periodo. Perché se rubi, rubi il caviale mica la carne in scatola”.

            Filippo Facci

            La storia dell’ intervista a Previti è bellissima, e l’ articolo che ci scrisse su dopo, mi fa ridere ancora oggi 🙂

          • Io non l’ho letto l’articolo del Foglio, (ne ho trovato solo traccia qui http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/03/Foglio_vale_pena_morire_per_co_0_0210033304.shtml , è questo?) ma in quell’intervista di Sabelli c’è tutto Facci, che infatti adesso se ne vergogna e censura wikipedia. E bada che gli do’ ragione. Se io in un’intervista, in un momento di euforia o discazzo o di alto tasso alcoolico mi metto a fare la bocca della verità, ho il diritto di pentirmene e sperare che non me la si tiri fuori in eterno. Facci in quel periodo (quello di Mani Pulite) tra l’altro si era sposato e separato in un amen, ci credo che vivesse di espedienti. All’epoca dell’intervista poteva anche vantarsene, ora se ne vergogna perché ha capito che può essere usata contro di lui. E’ un istintivo che ama essere sgradevole e fare rissa a destra e a manca senza pensarci su. Dopo lo stangano. Ricordo la smer*ata che ha tirato a Feltri da Santoro dopo il caso Boffo, oppure la lettera congiunta con Socci su libero in difesa di Saviano. Lui secondo me è uno che fa le cose che gli girano, anche quelle che una persona civile o avveduta non farebbe mai. Dopo però le paga.

    • La tecnica è ben conosciuta. Anni addietro era utilizzata da Klaus Davi per far pubblicità ai suoi clienti, pubblicando sondaggi aggiustati per dar i risultati voluti.
      Per esempio.
      Secondo voi chi è l’attrice più sexy?
      1) Anna Mazzamauro;
      2) Angela Finocchiaro
      3) Luciana Litizzetto
      4) Lella Costa

      Il risultato sarà riportato in questo modo: per il 78% degli italiani l’attrice più sexy è Lella Costa:

  7. “Berlusconi non è stato condannato perché non poteva non sapere ma perché sapeva: era stato informato del reato”………….Esposito spiega che non c’è stata alcuna fretta nel processo. “Abbiamo solo attuato un doveroso principio della Cassazione, quello di salvare i processi che rischiano di finire in prescrizione”. Esposito spiega che nel caso di Berlusconi la condanna non è arrivata perché non poteva non sapere. Spiega: “Noi potremmo dire: tu venivi portato a conoscenza di quel che succedeva. Non è che tu non potevi non sapere perché eri il capo. Teoricamente, il capo potrebbe non sapere. No, tu venivi portato a conoscenza di quello che succedeva. Tu non potevi non sapere, perché Tizio, Caio o Sempronio hanno detto che te lo hanno riferito. È un po’ diverso dal non poteva non sapere”

  8. Leggevo la pagina linkata da Luigi che annuncia lo sbarco in Sardegna del perdibile spettacolo di Crapa Pelada, quando ho avuto un sussulto.
    Vi si legge:
    Soprattutto quelle che riguardano le intercettazioni delle telefonate intercorse fra l’ex ministro Nicola Mancino, il presidente Napolitano e il suo consigliere giuridico che subito si attivò per devitalizzare e/o aggiustare le indagini della Procura di plermitana. Le telefonate depositate dai magistrati e dunque pubbliche, anche se subito censurate dai grandi media, verranno lette e spiegate sul palco.”
    E mi chiedo: ma Napolitano lo saprà?

    http://www.cagliariturismo.it/it/eventi/e-stato-la-mafia-2921

    • Me lo sono chiesto anch’io. Ho voluto sperare che stesse bluffando e che giochi sull’ambiguità della frase: leggerà solo le telefoate già pubbliche (e non quindi quelle che tutti aspettano), anche se dalla frase sulle prime si capisce il contrario. Conto sul fatto che lui sui giochi di parole ci campa.

    • Quanto può incidere sul PIL lo spettacolo del crapa pelada? Cosa mi cambia nella vita guardarlo? Troverò lavoro? La produzione industriale tornerà a crescere?
      PAROLE PAROLE PAROOLE… (Mina)

      • 1. può incidere sul PIL, di Crapa Pelada, e l’ interno è senza dubbio lordo.
        2. nulla, tranne qualche soldo in meno, in cambio di un po’ di puttanate in più.
        3. no, però magari inizi una trattativa, e chissà se poi… dopo…
        4. la produzione industriale di bufale ha ricevuto forte impulso dalle baggianate di Crapa Pelada, ma non so se era quello il senso del tuo quesito.

        MINAA? Innescata? Allora è attentato!
        Ma lasciamo lavorare i magistrati.

  9. http://www.ilfoglio.it/bordinline/219
    Bordin secondo me sottovaluta l’ insegnamento di Fofò: un solerte allievo PM da qualche parte lo si trova, e Crapa Pelada, se fiuta l’ affare, ci si butta con penna e pelata.
    E il fiuto di Crapa Pelada non è secondo a nessuno, #sexytravi è fiutapeti-pro, Merlo dixit.
    Purtroppo l’ uligano medio non so se reggerà una nuova trattativa di ben 35 anni, basata sui “pare che…” di Imposimato.
    E poi “pare che” è un format già depositato, da Kazzenger.

  10. Visverbi, la forza della parola…. ma in latino anche la violenza della parola. La violenza della parola tende a farsi spettacolo, perché mira e sembra essere sul punto di trasformarsi in atto. Il centro destra ha coltivato in modo più netto l’esercizio della vis verbi, i personaggi del centrodestra sono i più aggressivi, con l’uso della parola come grimaldello, spesso priva di razionalità. accanita come un abbaiar di cani e ripetuta ossessivamente… senza dialogo e razionalità, ma col solo intento di sovrastare l’avversario con urla e insulti scomposti. Sgarbi è esemplare.
    Probabilmente, l’uomo non si differenzia in fondo dagli altri animali; l’aggressività, la voglia di sbranamento dell’altro, sono delle dotazioni genetiche che resistono, nonostante gli sforzi per ingentilire, civilizzare, nascondere l’animalità che è in noi.
    Esempio di quanto sopra è il comportamento di Sgarbi. La cosa che più mi meraviglia è vedere come anche persone equilibrate e serene plaudono a questo spettacolo. I simpatizzanti del centro destra sorvolano sugli aspetti grotteschi, stupidi, antidemocratici di Sgarbi, forse perché il fine giustifica i mezzi e l’importante è avere azzannato l’avversario, il resto non conta. Se è così, dobbiamo tenere in esercizio i canini, perché fra non molto ci toccherà sbranarci l’un l’altro.
    Sgarbi vuole impedire di parlare agli altri, ripete ossessivamente insulti e frasi sconnesse per zittire e sovrastare col tono della voce gli avversari…. l’aspetto spettacolare è quello che domina, l’esagitato Sgarbi scatenato in un ubriacatura di parole gridate, corredate da un invasamento fisico incontenibile e folle fa da contraltare e soddisfa per compensazione la paciosità pantofolaia, inerme e normale del signor Rossi davanti ad monitor su un divano annoiato. L’arte della dialettica appartiene ad altre epoche, non a quella della televisione.

  11. Una cosa che mi ha stupito è il fatto che un giornalista come Barisoni, che apprezzo per la qualità della sua conduzione radiofonica e giornalistica e per la sua preparazione economica unita ad una buona capacità divulgativa, sia una delle menti che stanno dietro a questa pagliacizzazione televisiva del confronto politico e sociale.
    Ma evidentemente i soldi sono la molla non solo per la Lucarelli. Immagino anche che una tale forma di organizzazione delle ospitate ci sia praticamente sempre stata, probabilmente si è solo rinnovato un pò il gruppone dei partecipanti.

    • Non sono d’ accordo col tuo finale: per me la ragion d’essere della VisVerbi è quella che ha detto la Lucarelli, cioè una scarsa capacità di contrattazione che, a fronte del notevole ritorno d’immagine, li porta a calare le brache pur di apparire.
      Tutti gli articoli che ho letto parlano di novità, non proprio in senso assoluto, ma sembra essere ad oggi l’ unica scuderia con giornalisti presunti tali.
      In altre parole, offrono l’ opportunità di massimizzare il profitto.
      Poi, chiaramente, se l’ agenzia non produce aumento di fatturato ma si mangia solo una percentuale di esso, è destinata a chiudere.

      Quello che in realtà non mi piace proprio, è che costoro – i piacioni a 32 pollici – esistono più che altro per doti non di contenuto, ma di parlantina, di battutella, di sorrisetto, di abilità televisiva.
      Bucano lo schermo, ma del buco resta solo il vuoto.

  12. Troppo breve il ruttino di Ringo per infilarci anche le solite lodi al caro Peppe.
    Oggi solo quattro righine contro il PD, e poi via a tracannare in allegria.
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/05/silenzio-assenso-del-pd/676983/

    In compenso il Tossico apre i m3s al governo col PD, ma il Corriere chiude
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/05/alleanza-con-pd-o-guerra-terza-via-m5s-governo-di-societa-civile-con-chi-ci-sta/677368/
    http://www.corriere.it/politica/13_agosto_05/grillo-mai-pd-pdl_92697e28-fdd5-11e2-a2a4-b405456a2122.shtml

    • I miei commenti agli scanzipensieri invece durano ormai pochi minuti, per finire poi negli scantinati del sito di quelli che non censurano mai nessuno.
      Se fossi un suo follower, credo che il sommellier mi inibirebbe ben presto l’accesso al suo account.

      • Boicottare, non mi viene in mente un termine migliore. Basta non visitare il loro sito, perderanno i ricavi pubblicitari Web. È pur sempre un inizio 🙂
        Io non vado più sul loro sito da quando mi hanno bannato il ventesimo account per motivi futili ^_^

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